La causa di canonizzazione

Il nulla osta per l’inizio della causa di beatificazione di don Giacomo Alberione, morto a Roma il 26 novembre 1971, viene concesso il 4 maggio 1981. Per diretta decisione di Giovanni Paolo II, il vicario per la diocesi di Roma, il cardinale Ugo Poletti, e il vescovo di Alba, mons. Fausto Vallainc, istituiscono con decreto i rispettivi tribunali ecclesiastici. Il processo cognizionale nel tempio di san Paolo in Alba si apre il 19 giugno 1982 e si conclude il 25 gennaio 1987 (depongono 91 testi); nel Palazzo Apostolico del Laterano, sede del Vicariato di Roma, il medesimo processo si apre il 24 maggio 1983 alla presenza del cardinale Ugo Poletti e si conclude il 17 giugno 1987 (depongono 34 testi).

Mediante questo processo, attraverso i testimoni interrogati e ascoltati, si deve pervenire a una conoscenza il più possibile completa circa la vita e le virtù del Servo di Dio, la sua opera di fondatore e la sua missione nella Chiesa. Tutto questo materiale, trascritto e autenticato, verrà poi inviato alla Congregazione delle cause dei santi. Il 3 febbraio 1986 viene dato il voto sull’ortodossia dei numerosi scritti: libri, articoli, meditazioni, preghiere del Servo di Dio e il 24 giugno 1988 la Congregazione vaticana si pronuncia ufficialmente sulla validità dei processi.

Intanto dal 21 febbraio al 10 aprile 1984, la salma di Don Giacomo Alberione viene prelevata dal loculo funebre per procedere alla ricognizione ed essere sottoposta ad un delicato trattamento conservativo. Dal 31 marzo all’8 aprile 1984 viene esposta nella cripta del Santuario della Regina degli Apostoli e il 10 aprile viene nuovamente riposta nel suo loculo, nella sottocripta.

Tutta la documentazione, il frutto del lungo e paziente lavoro di scavo e di documentazione sulla vita e sulla fama di santità, nonché sulla missione apostolica di Don Alberione, viene condensato nella Positio super virtutibus in due volumi, da­tati 31 maggio 1990, per un totale di 1500 pagine; essa verrà studiata accuratamente dal Relatore nominato d’ufficio e dai consultori teologi della Congregazione delle cause dei santi.

Il 25 marzo 1994 si riunisce il congresso speciale della Congregazione delle cause dei santi, che si chiude affermativamente con l’unanimità dei voti. I padri cardinali e vesco­vi, nella sessione ordinaria del 21 maggio 1996, essendo ponente della causa il cardinale Virgilio Noè, riconoscono che il sacerdote Giacomo Alberione ha esercitato in grado eroico le virtù teologali, cardinali ed annesse.

Il 25 giugno 1996 Giovanni Paolo II firma il decreto che ne riconosce le virtù eroiche e don Alberione è dichiarato venerabile. La guarigione della annunziatina messicana María Librada González, avvenuta nel maggio del 1994 e riconosciuta miracolosa dalla Congregazione delle cause dei santi nel 2002, porta don Giacomo Alberione agli onori degli altari. Giovanni Paolo II lo proclama beato il 27 aprile 2003. La sua festa si celebra il 26 novembre.

Un nuovo miracolo ottenuto per l’intercessione del beato Giacomo Alberione e riconosciuto dalla Chiesa, aprirà la strada alla canonizzazione.